Il termine soffio al cuore (o soffio cardicao), viene utilizzato per descrivere una condizione anomala in cui il flusso del sangue, spinto per via della contrazione al muscolo perde la sua normale silenziosità. Infatti, quando il sangue attraversa il cuore, il flusso è di regola silenzioso e ascoltando con gli appositi strumenti non si sente alcun rumore.

I medici lo definiscono un flusso laminare, un leggero sibilio che a volte è davvero impercettibile, questo di norma, perché ci sono anche casi in cui il flusso può diventare molto potente e generare un rumore udibile con il fonendoscopio.

Nella maggior parte dei casi, questo suono non è attribuibile a gravi patologie, mentre in alcuni pazienti può nascondere gravi problemi cardiaci. Il soffio al cuore avviene quanto vi è un'alterazione nel normale flusso sanguineo, esistono innumerevoli situazioni in cui questo può accadere, alcune collegate a ragioni fisiologiche e altre pericolose che possono mettere in pericolo la salute del paziente.

Una della cause collegate è l'insufficienza valvolare, ovvero quella situazione in cui le valvole che regolano il passaggio da atrio al ventricolo sanguineo non si aprono o chiudono bene. I soffi benigni, sono molto comuni anche in giovane età e non sono collegati a nessuna patologia, nella maggior parte dei casi sono temporanei e spariscono con il tempo.

La diagnosi si fa con uno strumento denominato fonocardiogramma. Quando una valvola si restringe si viene a determinare un ostacolo per il regolare flusso sanguigno; quando invece una valvola non è in grado di contenere il sangue si determina un reflusso del sangue.

Proprio per questo si può percepire il "soffio" generato dal passaggio del sangue.

Se il restringimento della valvola diventa grave può determinare scompenso cardiaco, angina e sincope.

Ciò può rendere necesario intervento chirurgico.