Oltre al cuore e all'apparato circolatorio nel suo complesso, sono diversi gli organi che possono subire gravi danni per effetto dell'ipertensione: il cervello, in particolare, gli occhi e i reni. Perché? Queste zone del corpo sono ricchissime di capillari e nello stesso tempo costituite da tessuti molto delicati.

Vediamo nel dettaglio che cosa succede ai vari organi con una pressione eccessiva 24 ore su 24.

Il cuore

Il muscolo cardiaco dell'iperteso fa molta più fatica, rispetto alla norma. A lungo andare, il ventricolo sinistro (che spinge il sangue in ogni angolo del corpo) si ispessisce e riduce la capacità di contrarsi, con il rischio di insufficienza cardiaca.

Il cervello

I disturbi più diffusi legati all'ipertensione sono: cefalea, ronzii, indebolimento dell'udito e vertigini. Nei casi più gravi anche l'ictus dovuto alla rottura dei un vaso.

I vasi sanguigni

Le pareti delle arterie tendono a diventare più rigide, se devono sopportare per un periodo prolungato una pressione eccessiva. A poco a poco vengono sostituite da collagene, con un indurimento complessivo. L'eventuale presenza di placche di grasso peggiora la situazione.

Gli occhi

Una spinta eccessiva del sangue può provocare la retinite ipertensiva, vale a dire un disturbo della retina serio da affrontare con uno specialista.

I reni

I filtri renali (glomeruli) subiscono danni in seguito a un eccesso di pressione. Ma i reni, oltre che vittime, possono diventare anche cause dell'ipertensione. Alcune patologie di questi organi frenano il passaggio del sangue. Anche un eccesso di sale negli alimenti (che rende più difficile l'eliminazione dell'acqua tramite i reni) può creare problemi.

L'utero

La pressione può salire troppo in gravidanza e provocare preeclampsia, una condizione che prelude a crisi convulsive gravi (eclampsia), se non viene trattata con i farmaci.